Purezza, finezza e carati dell’oro: cosa significano e come si controllano

Comprendere la purezza dell’oro, sia che si tratti di gioielli, monete o lingotti, è fondamentale per qualsiasi investitore, al fine di fare scelte consapevoli. La purezza dell’oro viene normalmente misurata in carati o finezza, in modo da aiutarti a valutare con precisione il valore di base del tuo oro.

In questo articolo analizzeremo cos’è la purezza dell’oro, come viene misurata e approfondiremo le caratteristiche unità di misura in caratura e finezza. Vedremo anche perché è importante controllare la purezza dell’oro e quali metodi puoi utilizzare per fare una verifica sui tuoi investimenti in oro. Continua a leggere per scoprire tutto quello che ti serve sapere sull’argomento!

Cos’è la purezza dell’oro?

La purezza dell’oro si riferisce alla quantità di oro puro presente in gioielli, monete o in un lingotto, rispetto ad altri tipi di metallo con cui è legato.

Devi sapere infatti che, poiché l’oro è molto morbido e malleabile, durante la creazione di prodotti viene spesso mescolato con altri metalli come argento, rame, zinco o palladio per migliorarne la resistenza e la durabilità. Maggiore è la quantità di altro metallo aggiunto in queste leghe, minore sarà la purezza dell’oro.

Quando si acquista un lingotto o un moneta a scopo d’investimento, un’alta purezza diventa essenziale: assicura minime impurità, aumenta la liquidità dell’investimento e la sua facilità di rivendita, e garantisce inoltre il valore e la qualità dell’asset. Per un gioiello, invece, può essere preferibile un livello di purezza più basso, dato che rende il metallo più resistente e adatto all’uso quotidiano.

Con quali unità di misura si verifica la purezza dell’oro?

Mentre il peso dell’oro viene misurato in oncia troy, la sua purezza è espressa in carati (k o ct) o in finezza.

• Carati: Indicano la proporzione di oro rispetto agli altri metalli su un totale di 24 parti. L’oro a 24 carati è la forma più pura, mentre l’oro a 18 carati, ad esempio, contiene 18 parti d'oro puro e 6 parti di altri metalli.
• Finezza: La finezza esprime la purezza dell’oro in millesimi, solitamente sotto forma di frazione decimale o percentuale. Teoricamente parlando, un oro completamente puro e inalterato avrebbe una finezza di 1000, ma è raro trovare oro con questa purezza. Un indice di finezza di 0.950 indica che l’oro contiene 950 parti su 1000 di metallo prezioso, ovvero il 95% di oro puro.

Il sistema dei carati viene generalmente utilizzato per i gioielli, mentre la finezza è il metodo più comune per il controllo della purezza di una moneta o di un lingotto da investimento. Andiamo a conoscere questi sistemi nel dettaglio.

Cosa sono i carati nell’oro

Un carato, indicato come “k” o “ct”, rappresenta un’unità di misura utilizzata per esprimere la proporzione di oro rispetto agli altri metalli presenti in una lega. Come abbiamo visto, questa scala si basa su una suddivisione in 24 parti, dove 24 carati indicano la massima purezza possibile. Man mano che il numero di carati diminuisce, aumenta gli elementi di altri metalli nella lega. Ecco alcuni esempi:

• Oro 24 carati: Oro puro al 100%, senza aggiunta di altri metalli.
• Oro 18 carati: Lega composta da 18 parti d'oro puro e 6 parti di altri metalli (oro puro al 75%).
• Oro 14 carati: Lega composta da 14 parti d’ oro puro e 10 parti di altri metalli (oro puro al 58,3%).
• Oro 10 carati: Contiene 10 parti d’ oro puro e 14 parti di altri metalli (oro puro al 41,7%).

Questo sistema è molto utilizzato nel settore della gioielleria per indicare la purezza degli oggetti in oro. In generale, l’oro con un numero di carati più alto è considerato più prezioso, ma anche più morbido e quindi più soggetto a graffi o danni, mentre l’oro con un numero di carati inferiore, invece, è più resistente e quindi più adatto per un prodotto di utilizzo quotidiano.

Cos’è la finezza dell’oro

Anche la finezza è un metodo per il controllo della purezza dell’oro, utilizzato principalmente per lingotti e monete da investimento. Viene espressa come un valore decimale o percentuale e, a differenza del sistema dei carati che divide l’oro in 24 parti, la finezza considera 1000 parti totali, indicando quante di queste sono effettivamente oro.

L’oro più puro possibile avrebbe una finezza di 1.000 (o 100%), indicando l’assenza di altri metalli; tuttavia, è praticamente impossibile ottenere un oro completamente puro, perché possono sempre esserci tracce minime di altre sostanze. Per questo motivo, generalmente si considera il massimo livello di purezza raggiungibile il 99,99% (o 999,9).

Esempi in scala di purezza

In sintesi, potrai trovare lingotti, monete e gioielli d’oro con una finezza massima di 999.9 (talvolta riportata come 0.9999) o 99%, chiamati colloquialmente “oro quattro nove” (in inglese four nines gold).

• Un esempio perfetto è il lingotto da 100g C. Hafner, che con una purezza di 999,9 rappresenta un’ottima scelta per investire.
• Scendendo un po’ troviamo asset come la moneta d’oro Krugerrand da mezza oncia, che con una finezza di 916,7 contiene il 91,7% di oro e l’8,3% di altri metalli.

Carati e finezza, analisi e differenze

Ricapitolando, la principale differenza tra carati e finezza è che i carati si basano su una suddivisione in 24 parti, mentre la finezza utilizza un sistema suddiviso in 1000 parti.

Dato che la finezza suddivide l’oro in un numero maggiore di parti rispetto ai carati, fornisce una misurazione più accurata della purezza. Per questo motivo viene considerata lo standard universale per chi verifica l’oro da investimento: disporre di misurazioni più precise aiuta gli investitori a comprendere meglio la qualità e il valore dei loro asset.

D’altra parte, il sistema dei carati è più intuitivo per il consumatore medio, in quanto utilizza un metodo di misurazione meno dettagliato; per questo motivo viene utilizzato principalmente per il controllo di gioielli e altri prodotti di consumo.

Vediamo un confronto tra carati e finezza nella tabella di seguito.

Finezza	Carati	Utilizzo
0.9999 (99,99%)	24	Lingotti e monete d’oro da investimento
0.9583 (95,83%)	23	Monete d’oro e gioielli di lusso
0.916 (91,6%)	22	Gioielli di lusso Oro utilizzato in protesi dentarie Monete d’oro britanniche
0.750 (75%)	18	Gioielli in oro puro
0.585 (58,5%)	14	Gioielleria comune
0.500 (50%)	12	Gioielleria economica

Qual è il contenuto minimo di oro?

Lo sapevi che un oggetto non può essere definito "oro" se la sua purezza è inferiore a un determinato livello? Perché un gioiello possa essere legalmente commercializzato e venduto con il titolo di “oro”, deve superare un controllo di contenuto minimo, che varia a seconda del Paese.

• Negli Stati Uniti, il minimo legale è 10 carati.
• In Italia, Francia, Regno Unito, Austria, Portogallo e Irlanda, l'oro è considerato tale a partire da 9 carati.
• In Danimarca, Germania e Grecia, il minimo legale è di 8 carati.

Per quanto riguarda i lingotti d'oro da investimento, la purezza minima consentita è di 995 millesimi, anche se la maggior parte dei lingotti ha una purezza di 999,9 millesimi, come nel caso del lingotto PAMP Fortuna da 500 g. Le monete d'oro, invece, hanno solitamente una purezza compresa tra 916 (22 carati) e 999,9 (99,99%).

Perché dovresti controllare il grado di purezza dell'oro?

Verificare la purezza del proprio oro è fondamentale per diversi motivi.

• Determinare il valore: Il valore dell'oro dipende direttamente dalla sua purezza. Conoscere la quantità di oro puro contenuta in un lingotto o una moneta che possiedi ti aiuta a capire quanto valgono. Se vuoi ottenere il miglior profitto possibile quando vendi il tuo oro, devi conoscerne sia la purezza che il peso, perché entrambi questi fattori concorrono a determinare il prezzo di mercato.
• Verificare l'autenticità: Controllare la purezza dell'oro ti aiuta a confermarne l'autenticità e a garantire che ciò che stai acquistando corrisponda esattamente a quanto dichiarato, in modo da fare acquisti in sicurezza. Questo è particolarmente importante per le monete d'oro da investimento, poiché verificare la purezza può aiutarti a evitare falsi o contraffazioni.
• Comprendere la durabilità: La purezza dell'oro influisce sulla resistenza e sull'aspetto dei gioielli e delle monete. Se acquisti gioielli in oro per un uso quotidiano, potrebbe essere più indicato scegliere un oro con purezza inferiore, più resistente ai graffi e all'usura. Se invece investi in un lingotto o in una moneta, conoscere la purezza dell'oro puro contenuto ti aiuterà a scegliere il metodo di conservazione migliore per preservarne il valore.
• Scopo d'investimento: Viene da sé che, quando investi in oro, la purezza è fondamentale, perché i lingotti e le monete con maggiore purezza sono più richiesti e hanno un maggiore valore di mercato.

Metodi per fare una verifica della purezza dell'oro

Se vuoi fare delle analisi che ti indichino con sicurezza la purezza del tuo oro, hai diversi metodi a disposizione, dai semplici test fai-da-te a tecniche più sofisticate utilizzate dai professionisti. Ecco alcuni dei metodi più utilizzati:

• Marchi di punzonatura: Molti oggetti in oro, specialmente monete e lingotti, sono contrassegnati con marchi di punzonatura che indicano la loro purezza, solitamente riportata in carati o millesimi.
• Analisi professionale: Per una valutazione precisa della purezza dell'oro, è consigliabile rivolgersi a professionisti di fiducia, come i gioiellieri. Gli esperti, infatti, hanno a disposizione strumenti avanzati per le analisi, come le macchine a fluorescenza a raggi X (XRF) o il metodo della coppellazione per determinare con precisione la purezza dell'oro.
• Prezzo di mercato: Quando acquisti oro, confronta il costo con il valore corrente dell'oro sul mercato. Se il prezzo dell'oro che stai acquistando è insolitamente basso, potrebbe essere indice di leghe di purezza inferiore o di un prodotto contraffatto.
• Tester elettronici per oro: Questi dispositivi misurano la conducibilità elettrica dell'oro per valutarne la purezza. Sono veloci e relativamente precisi, ma i risultati potrebbero essere alterati nel caso di oggetti placcati in oro.
• Test con magnete: Questo test non determina la purezza dell'oro, ma aiuta a individuare la presenza di altri metalli, come il nichel. A differenza di essi, infatti, l’oro non è magnetico, quindi usando un magnete potente puoi verificare se il tuo oggetto viene attratto. Tuttavia, ricorda che ci sono anche altri metalli non magnetici, come rame, argento e alluminio.

Ogni metodo ha vantaggi e limitazioni. Per una verifica fai-da-te semplice e veloce, le punzonature e il test con il magnete possono fornire una prima indicazione sulla purezza dell'oro; tuttavia, quando si tratta di investimenti in oro di alto valore, è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto di fiducia per una valutazione più accurata.

Il colore dell’oro e la sua purezza

Mescolare l’oro con altri metalli non solo ne migliora la resistenza, ma può anche modificarne l’aspetto ed il colore. Sebbene siamo abituati a pensare all’oro come a un metallo dal caratteristico colore giallo, esistono diverse varianti cromatiche:

• Oro bianco: Si ottiene combinando oro puro con metalli come argento o palladio. Spesso viene placcato in rodio per aumentarne la lucentezza e la resistenza ai graffi.
• Oro rosa: Uno dei colori più delicati, si ottiene tramite la fusione dell’oro con il rame.
• Oro nero: Si ottiene tramite un trattamento con ossido di cobalto.

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