24

Mar 2025

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Mar 2025

L'oro raggiunge il record di 3.057 dollari in un clima di incertezza globale

Di Rhona O'Connell, Head of Market Analysis

  • Nel corso della metà di marzo l’oro ha superato il livello dei 3.000$, attirando così una notevole copertura stampa
  • Le forze trainanti rimangono in gran parte invariate sia dal punto di vista geopolitico che per quanto riguarda le prospettive economiche incerte, che ora si estendono anche agli Stati Uniti
  • Il massimo intraday fino ad ora è stato di 3.057$ il 20 marzo; la successiva lieve correzione ha trovato supporto dalla media mobile a 10 giorni
  • Il “Giorno dei dazi” è previsto per mercoledì prossimo, 2 aprile, quando la situazione dovrebbe essere più chiara – ma di quanto?
  • Questo potrebbe alleviare in parte la pressione sull’oro, e allo stesso tempo potrebbe potenzialmente aiutare anche l’argento (e i metalli del gruppo platinoide – PGM)
  • L’argento ha continuato a registrare andamenti inferiori rispetto all’oro, evidenziandone la natura prevalentemente industriale
  • La domanda di oro in Asia si è affievolita, così come è nuovamente calata quella di monete e lingotti in Nord America; l’interesse in Europa rimane stabile
  • La decisione della Fed della scorsa settimana, per quanto riguarda i tassi, era attesa, ma c’erano delle sfumature tipiche dei falchi

    Prospettive a breve termine; È probabile che entrambi i metalli restino in una fase di stasi fino al prossimo mercoledì. Si prevede una reazione istintiva a qualunque annuncio. Nel medio-lungo termine l’oro gode ancora di forti venti favorevoli, ma è difficile dire se vi sia margine per ulteriori rialzi. I fondamentali a lungo termine dell’argento rimangono positivi, ma l’avversione del Presidente verso le energie verdi rappresenta un ostacolo.

    La curva dei forward dell’oro; ora, un mese e sei mesi fa; viene mostrata ancora una certa tensione a breve termine.

    Fonte: Bloomberg

    Attività di fondo

    La proiezione mediana del tasso target dei fed funds della Fed è rimasta invariata nella riunione della scorsa settimana, con la previsione di due tagli quest'anno; tuttavia, si percepisce un sottotono leggermente più vicino alle posizioni dei falchi, perché il numero di membri che prevede "nessun taglio" è passato da uno a quattro. Inoltre, la previsione di “3 tagli o più” è scesa da cinque membri a soltanto due.
    Le proiezioni di crescita sono state ridotte, con la mediana del PIL per il 2025 ora al 1,7% e "poco inferiore al 2% nei prossimi due anni". La mediana a dicembre 2024 era del 2,1%.
    (Vedi la tabella e i dot plot qui sotto)

    Il mercato del lavoro statunitense è sostanzialmente in equilibrio, con salari in crescita a un ritmo superiore a quello dell’inflazione.
    Il tasso di disoccupazione attuale è del 4,1%, con una proiezione al 4,3% a fine anno.

    La proiezione mediana per l’inflazione core misurata dal PCE è del 2,7% per quest’anno e del 2,2% per il prossimo anno. A dicembre questi valori erano rispettivamente del 2,5% e del 2,1%.

    La Fed non ha fretta di modificare la propria posizione in materia di tassi d’interesse e attende ulteriori chiarimenti.

    A partire da aprile, tuttavia, la Fed ridurrà il ritmo del serraggio quantitativo, ovvero rallenterà la diminuzione del proprio bilancio, adottando un approccio più cauto per consentire un allentamento dei tassi di mercato.

    Dot plot dicembre 2024

    Dot plot marzo 2025

    Fonte: Federal Reserve

    Nota bene: I dot plot riflettono le aspettative dei membri del FOMC, non la politica effettiva.

    La domanda nei mercati fisici è diminuita in Medio Oriente e in Asia a causa della rapidità dei movimenti, e si osserva una restituzione degli scarti, mentre in America alcune monete sono tornate a essere scambiate a sconto sul prezzo di mercato, il che sembrerebbe indurre alcuni dealer a rivendere le monete ai raffinatori.

    Nel frattempo, i raffinatori in Svizzera stanno lavorando incessantemente per gestire i London Good Delivery Bars, che pesano 400 once (12,5 kg) con una certa tolleranza su entrambi i lati e che, per essere idonei alla consegna in COMEX, devono essere da 100 once o da un chilo.

    Sono già emerse richieste di rendere fruibili i due centri, una questione già affrontata durante le spedizioni di panico a New York durante la pandemia, ma che non venne poi non sostenuta.
    In condizioni normali, meno del 5% delle posizioni short in open interest viene regolato con consegna fisica, ma i risk manager non vogliono correre rischi in questo momento.

    La COMEX richiede che le sue scorte d’oro siano depositate in caveau a non più di 150 miglia da New York City. Tutti e quattro i metalli preziosi hanno registrato spedizioni verso New York, una mossa preventiva contro possibili dazi – sebbene dazi sull’oro siano estremamente improbabili dato il suo status di asset di riserva.

    Ecco l’ultimo riepilogo dei movimenti (il 10 dicembre è il giorno in cui il materiale ha iniziato ad arrivare a New York, quando i risk manager hanno cominciato a preoccuparsi per la minaccia dei dazi).

    Oro, visione su un anno; adesso si trova su un canale più rapido

    Fonte: Bloomberg, StoneX

    Oro in valute locali

    Fonte: Bloomberg, StoneX

    Argento, visione su un anno; ha fallito il breakout sopra i 34$ e ha completato una retrazione di Fibonacci al 38%

    Fonte: Bloomberg, StoneX

    Rapporto oro:argento, da gennaio 2024 a oggi; Europa e Cina pesano sull’argento

    Fonte: Bloomberg, StoneX

    CFTC; le aspettative sull’oro sono diventate più rialziste; l’argento si espande su entrambi i fronti

    Le posizioni long sull’oro si sono contratte dall’inizio di febbraio fino all’11 marzo, passando da 748t a 637t. Nella settimana fino al 18 marzo, quando l’oro è salito da 2.880 a 3.018 dollari (4,8%), le posizioni long hanno aggiunto quasi 50t, ovvero il 7,8%, sicuramente alimentate in parte dall’impatto psicologico del livello dei 3.000$ – un sentimento che ha avuto un impatto anche sul mercato OTC. Le posizioni short hanno aggiunto soltanto una tonnellata.

    Anche le posizioni long complessive sull’argento sono salite di molto, passando da 8.800t a 10.086t in una settimana, ovvero un aumento del 14,6%. Le posizioni short sull’argento sono aumentate, ma solo di 66t, ovvero il 3,8%, mentre il prezzo dell’argento è salito da 31,8$ a 34,2$ (equivalente all’11%), dove ha raggiunto il picco proprio sulla banda superiore del suo canale di tendenza – attualmente si scambia a 33$.

    Silver’s outright longs also burst higher, rising from 8,800t to 10,086t in one week, or 14.6%. Shorts also added length, but only 66t or 3.8% as the silver price rose from $31.8 to $34.2 (11%), where it peaked, right on the upper band of its trend channel – now trading at $33.

    Posizionamento COMEX dell’oro, Money Managers (t)

    Posizionamento COMEX per l’argento, Money Managers (t)

    Fonte per entrambi i grafici: CFTC, StoneX

    Che cos’è l’EFP e come funziona?

    Il trading dell’EFP è un modo per coprire l’esposizione al mercato. Acquistando l’EFP, un detentore di metallo fisico stipula un contratto con una controparte per vendere la posizione fisica, acquistando contemporaneamente i futures. In questo modo, l’esposizione al metallo rimane invariata, ma la data di consegna viene posticipata.
    Alcuni operatori di mercato hanno utilizzato l’EFP per consegnare metallo negli Stati Uniti prima del 20 gennaio, al fine di ridurre il rischio associato alle posizioni long in caso di imposizione di dazi.
    A nostro avviso, è molto improbabile che vengano davvero messi dei dazi su entrambi i metalli – e in particolare sull’oro – ma allo stesso tempo troviamo comprensibile che alcuni trader – o i loro risk manager - desiderino eliminare ogni possibilità di essere coinvolti in eventuali conseguenze negative, come è accaduto durante la pandemia.

    ETF:

    Posizioni globali in ETF sull’oro

    Gli ETF sull’oro si sono rivitalizzati nel mese di febbraio, con il Nord America che è passato da una vendita netta a dicembre e gennaio a un acquisto netto di 72t a febbraio, per un investimento netto di 6,8 miliardi di dollari.
    Questi flussi globali sono proseguiti nelle prime tre settimane di marzo con oltre 50t di acquisti netti.
    Le ultime cifre del World Gold Council registrano un incremento di 41t nella prima metà del mese, e almeno altre dieci tonnellate sono state aggiunte da allora.

    Ecco un riepilogo dei flussi avvenuti quest’anno, fino alla metà di marzo:

    Fonte: World Gold Council

    Sono da notare i continui afflussi verso l’Asia. C’è un grande margine per potenziali aumenti nella regione.

    L’argento registra ancora vendite sporadiche e più contenute, ma mostra anche alcuni giorni con netti positivi consistenti. Dall’inizio di marzo fino ad oggi, Bloomberg registra un aumento netto di 163t; mentre da inizio anno il dato è in negativo, con una piccola riduzione di 65t, che portano il totale a 22.211t.

    La produzione mineraria globale è di circa 26.000t.

    Fonte: Bloomberg, StoneX